Perfino le montagne più alte non sono più vicine al cielo delle valli più profonde.
In nessun luogo ce n'è più che in un altro.
In 22 anni, in Valle d'Aosta, la regione con le montagne più alte di Italia, si sono sciolti 32 ghiacciai.
Se facciamo una proporzione e consideriamo la vita della Terra come un giorno di ventiquattro ore, gli esseri umani sono sulla Terra da poco più di un minuto e tutto questo casino, quello che sta causando l'emergenza climatica, be': lo abbiamo fatto in poco più di un secondo.
L’urgenza climatica è sempre più incalzante e palpabile. Soprattutto per chi vive vicino alla natura e vede scomparire i ghiacciai, vede seccare i prati, vede le specie animali estinguersi. E’ una presa di consapevolezza dolorosa e necessaria se vogliamo invertire l’andamento e reagire sopravvivendo a noi stesse, a noi stessi: alla nostra specie.
Durante lo spettacolo, ci appelliamo a tutte le forme più alte e profonde dell’intelligenza umana. Interroghiamo la storia, l’antropologia, la genetica. Preghiamo. Poniamo domande all’economia e alla politica. Raccontiamo a voce alta un mito. Cerchiamo di visualizzare i grandi numeri. Sveliamo opere d’arte. Nella convinzione che comprendere l’azione umana possa darci un’indicazione sul tragitto da compiere, sulla direzione da prendere per evitare quella che potrebbe essere la sesta estinzione di massa.
